I VINI
La Valpolicella è una Denominazione che negli ultimi anni ha saputo passare attraverso cambiamenti strutturali e di mercato aumentando il proprio prestigio internazionale. Molta parte del successo della Denominazione è insita nella sua storia produttiva, fortemente legata ai suoi vitigni autoctoni, Corvina, Corvinone, Rondinella e altre varietà autoctone minori, che danno un’impronta inconfondibile e inimitabile a tutte le tipologie di vino previste nel disciplinare: Valpolicella, Valpolicella Ripasso, Amarone della Valpolicella e Recioto della Valpolicella.
COSA DEVE RIPORTARE L'ETICHETTA
- Nome del prodotto seguito dall’espressione “Denominazione di origine protetta” o, in sostituzione, dalla menzione tradizionale DOC/DOCG (per esteso)
- Titolo alcolometrico volumico effettivo
- Origine e provenienza
- Riferimenti all’imbottigliatore o, nel caso del vino spumante, del vino spumante gassificato, del vino spumante di qualità o del vino spumante aromatico di qualità, il nome del produttore o venditore. In sostituzione ai riferimenti all’imbottigliatore può essere utilizzato il codice attribuito dall'ICQRF, completato dalla sigla IT
- L’indicazione del tenore di zucchero, nel caso del vino spumante, del vino spumante gassificato, del vino spumante di qualità o del vino spumante aromatico di qualità
- Annata delle uve
- Indicazione relativa alla presenza di allergeni
- Lotto
- Indicazione della quantità
- L’indicazione dell'importatore nel caso dei vini importati
IL METODO DELL’APPASSIMENTO
L’unicità dei vini più prestigiosi della Valpolicella deriva dalla tradizionale tecnica dell’Appassimento.
Le migliori uve, selezionate e vendemmiate rigorosamente a mano, vengono messe a riposare sulle tradizionali “Arele” (graticci di canna di palude anticamente utilizzati per l’allevamento di bachi da seta) o in moderne cassette, all’interno dei cosiddetti “fruttai”.
Questo periodo dura circa tre mesi e in questa fase, di fondamentale importanza, le uve perdono tra il 30% e il 50% del proprio peso, concentrando gli aromi e tutti quegli elementi che rendono riconoscibili e inimitabili i grandi rossi del territorio.
I VITIGNI
Varietà di vite nel territorio della Valpolicella.
CONSULTA IL REGISTRO NAZIONALE DELLE VARIETÀ DI VITE

CORVINA
Spina dorsale del blend dei vini della Valpolicella, conferisce struttura, aromi e morbidezza al vino.

CORVINONE
Caratterizzato da sentori di marasca molto speziati, conferisce complessità aromatica e struttura al vino.

RONDINELLA
Varietà molto resistente ad intemperie e malattie, conferisce colore e sapidità al vino.

MOLINARA
Varietà autoctona complementare, conferisce freschezza e sapidità al vino.
ALTRE VARIETÀ

OSELETA
- PRODUZIONE COSTANTE
- GRAPPOLI DI DIMENSIONI RIDOTTE E COMPATTI
- GERMOGLIAMENTO TARDIVO
- ADATTO ALL'ESSICAZIONE, AGGIUNGE COLORE E STRUTTURA

CROATINA
- SPESSO ALLEVATA A GUYOT
- PREFERISCE TERRENI ARGILLOSI E CALCAREI
- REGALA SENTORI DI FRUTTI ROSSI E VIOLA, CON SENSAZIONI SPEZIATE E BALSAMICHE

DINDARELLA
- PRODUZIONE BUONA E STABILE
- POTATURA LUNGA
- ECCELLENTE RESISTENZA
- SI PRESTA OTTIMAMENTE ALL'APPASSIMENTO

SPIGAMONTI
- FASI ENDOLOGICHE ANTICIPATE
- GAMBO ROSSO
- ELEVATO CONTENUTO DI ANTOCIANI
- DONA COLORE E CORPO AL VINO
I SISTEMI DI ALLEVAMENTO

LA PERGOLA
La pergola ha più di 2000 anni di storia ed è la forma di allevamento tradizionale della Valpolicella. La chioma protegge i grappoli dal sole, mentre l'altezza evita i possibili danni di brina e umidità garantendo comunque una buona escursione termica giornaliera.
GUYOT
Il GUYOT fu introdotto in Valpolicella attorno al 1870. Durante gli anni questo sistema d’allevamento è stato adattato alle esigenze delle varietà autoctone, ad esempio allevando il capo a frutto ad un’altezza maggiore rispetto alla norma.

