Analizzando innanzitutto i dati sulla superficie vitata rivendicata per la vendemmia 2021 in Valpolicella, si rileva un aumento perfettamente in linea con quello degli ultimi anni, che arriva a contare 8.573 ettari rivendicati (fonte: AVEPA). Questo, pur confermando un trend in crescita, secondo le stime del Consorzio (che considerano anche gli effetti dei Decreti di blocco della rivendica per i nuovi impianti e l’età minima per la rivendica a partire dall’anno di impianto) si dovrebbe vedere avvicinarsi nel breve periodo un “livellamento” del tasso annuo di crescita.
Per quanto riguarda i dati sulla vendemmia 2021, gli 838.650 quintali totali di uva (fonte: AVEPA) paiono indicare una produzione in linea con la resa massima consentita (10,5 t/ettaro), maggiore dello scorso anno in cui la resa decretata era minore e molti vigneti furono colpiti da violente grandinate che in molti casi impedirono di avere grappoli adatti al processo di appassimento. Quest’anno la stagione favorevole, l’altissima qualità dell’uva e una cernita consentita un po’ superiore hanno permesso di mettere a riposo 366.739 quintali di uva (fonte: Siquria), riportando la quantità sopra la media degli ultimi anni che si attestava intorno ai 330.000 quintali.
Riguardo ai dati sulle quantità imbottigliate nel 2021, si registrano andamenti in crescita per tutti i vini della Valpolicella. Il Valpolicella DOC segna un + 9,4% sull’anno precedente, sfiorando i 20 milioni di bottiglie; il Valpolicella Ripasso DOC fa rilevare un incremento del 15% sul 2020 e vola verso i 35 milioni di bottiglie, confermandosi il driver della Denominazione quanto a potenzialità commerciale. L’Amarone della Valpolicella DOCG mostra una crescita ancora più spiccata (+ 22,7%) arrivando quasi a 19 milioni di bottiglie dopo anni in cui gli imbottigliamenti annui si attestavano mediamente sui 15 milioni di bottiglie (il Recioto è conteggiato come di consueto insieme all’Amarone, essendone una parte trascurabile e di fatto priva di attitudine all’export).
I segnali positivi provenienti dall’analisi delle quantità imbottigliate trovano conforto anche nell’osservazione dei valori mercuriali. Le quotazioni dei listini della Borsa Merci di Verona riguardanti i vini della Valpolicella mostrano una crescita, nell’arco del 2021, che riporta i valori a livelli di remuneratività paragonabili a quelli di 4-5 anni fa, risollevano il valore dei nostri prodotti di eccellenza dopo un triennio di flessione dei prezzi all’ingrosso. Prendendo come esempio alcune tipologie e annate quotate per tutto l’anno (o quasi), si nota come il Valpolicella 2019 atto a ripasso sia passato dai 2,75 €/l di gennaio ai 3,10 €/l di dicembre; la sua versione “Classica” dai 2,80 €/l di gennaio ai 3,18 €/l di dicembre (medie mensili). L’Amarone ha fatto registrare incrementi ancora più notevoli: l’annata 2017 è passata dai 7,45 €/l di gennaio agli 8,90 €/l di ottobre, e la sua versione “Classica” dai 7,55 €/l di gennaio ai 9 €/l di ottobre; l’annata 2018 è passata dai 7,25 €/l di gennaio ai 9,02 €/l di dicembre, e la sua versione “Classica” dai 7,35 €/l di gennaio ai 9,25 €/l di dicembre (medie mensili). Questi – ed altri – indicatori sono molto eloquenti a proposito del clima di rinnovata fiducia che sta pervadendo la filiera e i mercati, ma altresì sottolineano che le prudenziali politiche consortili di contenimento del potenziale produttivo e delle produzioni stesse danno ora i frutti sperati, favorendo la crescita dei margini dopo anni di contingentamento e mantenimento dei delicati equilibri di gestione dell’offerta evitando che i prezzi perdessero troppa tensione.
Si evidenziano alcuni aggiornamenti di interesse dei produttori:
Il Valpolicella Ripasso DOC, come è noto, è un vino prodotto con una tecnica unica al mondo che, prevedendo l’interconnessione produttiva fra diversi altri vini della Denominazione, comporta una regolamentazione parimenti peculiare. La stesura dell’art. 5 del vigente Disciplinare di produzione (DM 02-08-2019), infatti, è stata molto complessa poiché si è reso necessario uniformare la particolare connotazione produttiva del Valpolicella Ripasso alla struttura normativa richiesta a livello Nazionale e Comunitario. A tre vendemmie dall’entrata in vigore del nuovo disciplinare e delle sue disposizioni a livello di cantina, pare opportuno fare chiarezza su alcuni aspetti che possono maggiormente creare perplessità, anche in vista delle prossime operazioni di ripasso.
Si fa riferimento in particolar modo al passaggio del Disciplinare di produzione (art. 5, comma 4) che recita: “La frazione liquida apportata dalle stesse vinacce deve essere compresa tra il 10% e il 15% rispetto al volume utilizzato del vino atto a diventare la denominazione “Valpolicella Ripasso” […]”, e alla correlazione di tale dettato con altri eventuali tagli da operare alla massa.
Ogni massa di vino Valpolicella Ripasso deve comporsi per almeno l’85% di vino della medesima annata (annata che sarà poi attribuita al prodotto finito). La frazione liquida apportata dalle vinacce, nelle proporzioni dettate dal Disciplinare, è costituita da vino atto a divenire “Amarone della Valpolicella DOCG” o “Recioto della Valpolicella DOCG” che mantiene la propria annata. Pertanto, nei casi in cui nell’operazione di Ripasso siano coinvolte più annate (per utilizzo di vino Valpolicella di annata diversa rispetto alla campagna vendemmiale in corso o per utilizzo di vino Valpolicella di pari annata ma già precedentemente tagliato con annate diverse) si dovrà considerare che la massa finale ottenuta di vino Valpolicella Ripasso sia caratterizzata complessivamente da almeno 85% di vino dell’annata dichiarata.
Per tutte le altre disposizioni si rimanda alla normativa vigente e in particolare al Disciplinare di produzione (DM 02-08-2019), ricordando che l’Area Tecnica del Consorzio è a disposizione per qualsivoglia chiarimento.
Come lo scorso anno, grazie all’appoggio della Regione Veneto e Uvive, il Consorzio ha potuto proseguire con l’azienda ExtendaVitis il progetto basato sull’indagine della fertilità anticipata delle gemme all’interno della denominazione Valpolicella. Lo scopo di tale lavoro è fornire ai produttori un’indicazione agronomica di massima per quanto riguarda il carico di gemme per ettaro da lasciare in fase di potatura, in modo da ponderare ancora più attentamente il potenziale viticolo, sia su un piano qualitativo che quantitativo. Di seguito verranno brevemente esposti i dati medi raccolti per la stagione 2022. L’indagine è stata ripetuta sui 12 vigneti rappresentativi distribuiti in tutta la denominazione, prendendo come riferimento la varietà Corvina.
Come è possibile rilevare dai grafici, la fertilità anticipata delle gemme non è costante ma varia negli anni. In tutte le aree considerate, per il 2022 la fertilità stimata risulta lievemente inferiore a quella rilevata lo scorso anno. Tale dato è probabilmente spiegato dall’andamento climatico del maggio 2021 – momento di formazione degli abbozzi delle infiorescenze – caratterizzato da temperature significativamente inferiori alle medie di riferimento. La fertilità anticipata media per i 12 vigneti indagati risulta essere di 1.13 infiorescenze per nodo.
Da ricordare che tali risultati sono soggetti a numerose variabili che vanno considerate per ogni specifica situazione del vigneto come sistema di allevamento, peso medio grappolo, condizioni agro-climatiche, carica produttiva, varietà, ecc. che vanno ad influenzare significativamente la fertilità delle gemme. Essi vanno pertanto riferiti ai rispettivi vigneti su cui è stato effettuato il campionamento. In media, il carico gemme ettaro calcolato in riferimento alla fertilità media anticipata, la produzione prevista da disciplinare di 120 q.li/ha e il peso medio grappolo di 0.200 kg è di 59.000 gemme ad ettaro.
Nell’Approfondimento Tecnico n.01/22 verranno esposte con maggior chiarezza tutti i dati raccolti in questo studio.
Le attività legate alla tutela della Denominazione riguardano soprattutto azioni legali e di sorveglianza volte a rispondere prontamente alle frequenti registrazioni di marchi in Ue ed extra UE evocativi e/o usurpativi delle DOP Valpolicella. Nell’anno 2021 si registra il totale di 27 azioni legali di cui 7 concluse e 20 in corso al 31/12/2021, i principali paesi convolti sono Cina, Brasile, Messico, Usa, Svezia, Italia e in generale Unione Europea.
Tra i casi conclusi positivamente si menziona la domanda di registrazione del marchio LA SORTE AMARONE in Cina: l’Ufficio Marchi cinese ha accolto l’opposizione del Consorzio, il marchio è stato rigettato perché ritenuto confondibile con AMARONE della CCIAA di Verona e quindi ingannevole.
In USA invece, dopo opposizione del Consorzio alla domanda di registrazione del marchio AMAROSE, la controparte ha ritirato volontariamente la domanda di marchio.
Infine, dopo opposizione del Consorzio, in Messico l’Ufficio Marchi locale ha contestato il marchio VOLPICELLA sulla base della DOP VALPOLICELLA. La controparte non ha mai dato riscontro alla posizione assunta dall’Ufficio Marchi facendo tra l’altro scadere i termini; quindi, il marchio contestato è stato ritenuto abbandonato e la domanda di registrazione rigettata.
Si segnala inoltre che la Commissione Ricorsi EUIPO ha accolto integralmente il nostro ricorso dichiarando nulla la registrazione europea del marchio AMICONE della Schenk Italia S.p.A. per evocazione della DOP AMARONE DELLA VALPOLICELLA. L’EUIPO con questa decisione favorevole ammette, per la prima volta, la tutela della componente non geografica AMARONE della DOP AMARONE DELLA VALPOLICELLA. Il termine AMARONE è quindi riconosciuto come la parte significativa della relativa DOP. Dopo riscontro della controparte, la causa prosegue sia in Europa (EUIPO) che presso il Tribunale di Venezia. La vicenda è di significativa rilevanza giuridica dal momento che plausibilmente, alla luce della peculiarità della casistica esaminata, la stessa farà “scuola” in futuro in contraddittori giudiziari di pari natura.
Infine, nell’ambito della controversia promossa dal Consorzio contro la società “Le Famiglie Storiche”, si ricorda che lo scorso 20 e 21 maggio il Consorzio ha ottenuto l’esecuzione del capo 13 della sentenza n. 2283/2017 (confermata anche dalla Corte di Appello nel 2019) ed ha disposto che la controparte ottemperasse ai contenuti del sopraccitato capo pubblicando il testo integrale del dispositivo su due testate giornalistiche di rilievo nazionale quali “Il Sole 24 Ore” e il “Il Corriere della Sera”, per due giorni consecutivi, a pagina intera e in caratteri doppi del normale, nonché la pubblicazione sulla home page dei rispettivi siti WEB delle aziende soccombenti per una durata di dieci giorni. Prosegue l’impegno del Consorzio per l’esecuzione di tutti i punti della sentenza e quindi per la risoluzione della vicenda.
Con profondo rammarico si comunica che l’evento “Anteprima Amarone 2017”, calendarizzato alla data del 4-5 febbraio 2022, dovrà essere procrastinato al periodo estivo, probabilmente nel mese di giugno, in quanto alla luce dei recenti sviluppi normativi, riferiti alle circostanze epidemiologiche legate al Covid-19, non è più possibile organizzarlo in sicurezza.
Abbiamo ritenuto necessario, ma soprattutto utile per i produttori e la stampa, organizzare comunque una conferenza stampa il 15 febbraio 2022, ore 11.00, sullo stile di quanto realizzato lo scorso anno, dedicata alla presentazione dei dati di mercato e di produzione relativi al Grande Rosso della Valpolicella, a cura di Denis Pantini, Wine Monitor Nomisma, che si terrà online, via Zoom. Sarà nostra cura inviare il link per seguire la prossima edizione della Valpolicella Annual Conference quanto prima.
Come anticipato sopra, Il Decreto Legge n. 221 del 24.12.2021 che proroga lo stato di emergenza nazionale e detta ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19, recita testualmente all’art. 4, comma 2 che “dalla data di entrata in vigore del presente decreto fino alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonchè per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso o all’aperto, è fatto obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2. Nei suddetti luoghi, diversi dai servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio, e per il medesimo periodo di tempo di cui al primo periodo, è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso.”
Ecco dunque esplicitato il motivo che ci ha impedito di poter potare avanti i lavori per la realizzazione della nostra manifestazione, e che ci ha portato a ragionare su un evento ancora più grande, in un periodo che presupponiamo possa rivelarsi più idoneo non solo per i produttori, ma anche per gli ospiti nazionali e stranieri che ogni anno rendono speciale Anteprima Amarone.